Tampax, perché sì

Un po' di storia

L’assorbente interno, almeno concettualmente nasce nell'800, ma all'epoca veniva usato per tamponare le ferite di guerra provocate da pallottole. Solo nel 1929 il medico americano Matthew Martin ebbe l'idea di usarlo per il ciclo mestruale femminile. Il brevetto venne depositato nel 1931 dallo stesso Martin: il primo assorbente interno era già dotato di applicatore e cordino, proprio come quello di oggi. Il prodotto venne messo in commercio per la prima volta nel 1936 proprio dalla Tampax, l'azienda tuttora leader nel campo. Nel 1974, ad opera del dottor Kermit E. Krantz, venne brevettata la versione definitiva del tampone come lo conosciamo oggi, vale a dire dotato di una consistenza espandibile.

Perché sì?

I punti forti di Tampax sono indiscutibili.

Di fatto, è come non avere le mestruazioni.

Si può indossare qualsiasi tipo di indumento senza temere antiestetici segni, si può fare qualsiasi tipo di attività fisica con totale libertà di movimento, e si può usare anche al mare o in piscina.

Eliminato anche il problema cattivi odori dovuti all'ossidazione del sangue, per il semplice fatto che il ciclo non defluisce all'esterno del corpo e non rimane fermo lì come accade con l'assorbente esterno. E poi… l’igiene! Il pratico applicatore aiuta a tenere lontani un gran numero di batteri perché evita il contatto delle nostre mani, ricettacolo di batteri invisibili, con il tampone che dovrà finire all’interno del corpo.

Come è fatto

Tampax è fatto di fibre di Ryon, ed è 100% ipoallergenico. Ha la forma di un piccolo cilindro con la punta arrotondata, mentre le dimensioni possono variare a seconda della tipologia e del potere di assorbenza. È dotato di un cordino che deve restare esterno e che serve per rimuoverlo. Con comodo applicatore in plastica o in cartone assicura il massimo del confort ogni volta che ne indossi uno.